La sensazione unica di scorrere sull’acqua, in armonia con l’ambiente, di scivolare sulla neve con naturalezza o di colpire la palla da baseball più forte possibile. Lo sport per lui è prima di tutto un’indescrivibile sensazione di libertà. Massimo Navarra ha 15 anni, è di Pozzo d’Adda e frequenta il liceo di Scienze Umane a Treviglio. Ha una sorellina più piccola, Alice, di 4 anni. Per lei, ma anche per molti compagni di classe, Massi è un esempio da seguire. Nonostante la disabilità visiva e difficoltà motorie, il suo impegno per superare il limite è instancabile. L’attività sportiva per lui è un modo per mettersi alla prova e alzare ogni volta l’asticella dell’autonomia.
Con la Polisportiva FreeMoving ha iniziato a praticare anche canoa. “Mi è piaciuta subito: mi ricorda come poter essere felice - racconta l’adolescente. - Provo la libertà di scorrere sull’acqua senza trovare ostacoli: una bellissima sensazione”. Massimo pratica anche altri sport in acqua, come barca vela e nuoto. “Gli istruttori creano con noi una particolare intesa: siamo un’allegra compagnia; in più, visito posti molto belli, come Dervio e l’idroscalo, dove incontro sempre tanta gente. Praticare sport è importante anche per fare amicizia”. Massimo ama talmente tanto gli sport sull’acqua che quest’anno ha chiesto di poter partire prima possibile con il corso dedicato, per non perdere nessuna uscita e sfruttare al massimo l'arrivo dell'estate. L’inverno invece lo ha dedicato allo sci e si sperimenta anche nel baseball. Con Freemoving da qualche mese ha iniziato a praticare anche atletica.
Sono stati papà Mauro e mamma Enza a mostrare a Massimo la direzione dello sport. Lui poi ha imboccato tante strade diverse, con la curiosità di chi non smette mai di voler provare nuove avventure. I genitori lo sostengono e accompagnano, con l’obiettivo di aiutarlo a integrare e potenziare le sue abilità. Per mamma Enza lo sport dà continuazione all’attività riabilitativa del figlio. “E' migliorato nell’autostima, nell’autonomia e nel coordinamento. Non fa più attività riabilitative, fa molto sport e questo è un volano anche a livello sociale”. Con FreeMoving il 15enne partecipa anche alle serate di giochi in scatola e ad esperienze sensoriali.
“I suoi compagni di scuola lo ammirano perché sentono tutti i suoi racconti e si rendono conto che Massimo non conosce limiti nonostante la sua disabilità” sottolinea papà Mauro, che spesso si sperimenta negli stessi sport del figlio. “Da piccolissimo mi disse: papà, se riesco a fare sport posso riuscire a fare qualsiasi cosa”. Da allora non si è più fermato.
Tutti posso sperimentarsi con le attività di Freemoving! Partecipa anche tu
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